Un anno di lingua, cultura e diritto italiani, in Europa e nel mondo: pronti al 2022!

Roma, 9 gennaio 2022. E’ stato il secondo anno di pandemia, il 2021 appena concluso.

Ha avuto inizio con il bell’incontro tra gli studenti del primo corso di Italiano giuridico e politico al Collège d’Europe di Bruges e la Rettrice Federica Mogherini e si è concluso con il dono della copie della Costituzione  della Repubblica italiana da parte del Sindaco di Sabaudia, Giada Gervasi, agli studenti del Collegio, nell’ambito dell’attuale Promotion Eliane Vogel-Polsky.

Un anno trascorso quasi interamente in Italia, con tanti corsi e seminari, che ci hanno consentito di diffondere la lingua, la cultura e il diritto italiani, in Europa e nel mondo, grazie alla formazione a distanza. Ma anche tra pause rigeneranti al mare e visite ai luoghi di cui mi piace poi parlare in aula.

La galleria fotografica proposta  ne fornisce solo qualche breve flash. Auspicio per un 2022 altrettanto intenso e affascinante!

L’italiano del diritto 1. Corso sul linguaggio giuridico per la prima volta in remoto

 

Roma, 16 luglio 2020. «L’italiano del diritto – 1» è il mio primo corso di italiano giuridico di gruppo completamente in remoto, in grado di essere seguito ovunque voi siate (io tra Roma e Sabaudia!).

Un percorso di 8 webinar  – per un totale di 24 ore e con inizio lunedì prossimo 20 luglio, ore 17.30/20.30 – arricchito da video tematici, attraverso il variegato linguaggio giuridico in diversi settori, in una forma accessibile anche ai non addetti ai lavori, e con la puntuale attenzione all’attualità, sempre in evoluzione.

Organizzato da Global2Evolution, è destinato a interpreti, traduttori, giuristi linguisti, studenti in mediazione linguistica, professionisti ed esperti del settore.

Ecco il programma:

L’ordinamento costituzionale italiano

Il Presidente della Repubblica e il Quirinale

Il sistema giuridico e le fonti del diritto

Il sistema giurisdizionale

Il processo civile

Le società

Le procedure concorsuali

Il diritto di famiglia dalla riforma del 1975 a oggi

Il processo penale

Italia, Europa  e Vaticano.

Testo di riferimento, il mio «Lessico pratico di italiano giuridico per stranieri», 2018, Roma – Istituto Armando Curcio University Press.

Per le iscrizioni, navigate sul sito www.global2evolution.com oppure inviate una mail a training@global2evolution.com.

Per approfondimenti, non esitate a scrivermi: italianodeldiritto@gmail.com.

 

L’Europa va a scuola

Bruxelles, 16 settembre 2018. L’Europa va a scuola è una serie di incontri – avviata nel dicembre 2017 – che ho piacevolmente realizzato con gli studenti  della “media” , del Liceo scientifico e del Tecnico industriale dell’Istituto onnicomprensivo “Giulio Cesare” di Sabaudia. E che proseguirò nei prossimi mesi, anche con i bambini della “primaria”.

All’avvio del nuovo anno scolastico l’iniziativa si è arricchita del corso di educazione alla cittadinanza europea, che le brillanti formatrici Giulia Ficarola e Veronica Vari porteranno nelle scuole medie della provincia di Latina, e oltre.

Perché l’Unione europea è fatta da noi e per noi, soprattutto per i più giovani. Perché l’Europa siamo noi.

L’Europa va a scuola

Ai 18enni di Sabaudia la Costituzione, cuore della Repubblica italiana

 

Sabaudia, 15 aprile 2018. Quando, nel lontano 1987, sostenni l’esame di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma, la decisione fu presto presa: mi sarei fatta assegnare la tesi di laurea in questa materia, e precisamente sull’articolo 21 della Carta (libertà di stampa). Ma il professore titolare della cattedra, in procinto di andare in pensione, scoraggiò la mia scelta, inducendomi – a mio malincuore – a dirigermi verso altri lidi.

Eppure la Costituzione della Repubblica italiana ha continuato – e continua – ad accompagnare la mia vita professionale e personale.

Avevo 21 anni quando me ne innamorai. Quasi l’età dei diciottenni (nel corso dell’anno 2018) ai quali oggi, in occasione dell’84° anniversario dell’inaugurazione della mia città, Sabaudia, il sindaco Giada Gervasi, l’Amministrazione comunale, le autorità militari hanno consegnato il testo della Carta costituzionale.

«Un autentico passaggio di consegne tra generazioni», ha affermato il giudice Corradino Diana, presidente di Cassazione con funzioni di coordinatore Sezione Lavoro presso il Tribunale di Latina, «allo scopo di tramandare un patrimonio prezioso per tutti».

Era il 2 giugno 1946 quando – sulle macerie della seconda guerra mondiale – tutti gli italiani, uomini (senza più distinzione di censo) e donne (alle urne per la prima volta), sceglievano la forma di governo repubblicana rendendo storia l’esperienza monarchica. Ed eleggevano 556 costituenti che, nel gennaio del 1947, predisponevano la prima bozza della Carta.

Approvata il 22 dicembre 1947 «con una cerimonia toccante», racconta il giudice Diana; promulgata il 27 dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, la Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

Settanta anni e non dimostrarli. «Aver inserito, come novità assoluta in Europa, i “Principi fondamentali” nei primi 12 articoli ha reso il testo resistente al tempo», ha spiegato il Presidente illustrandone ai ragazzi la struttura complessiva: “Diritti e doveri dei cittadini”, articoli dal 13 al 54; “Ordinamento della Repubblica”, articoli dal 55 al 139. Più 18 Disposizioni transitorie e finali.

E poi il valore del lavoro, richiamato più volte e in più parti, ma che Costantino Mortati volle insistentemente in apertura: «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».

E la pari condizione e retribuzione tra uomini e donne (articolo 37), principio costituzionalmente sancito eppure, ancora oggi, non pienamente realizzato il quale, nel 1958, in combinato disposto con gli articoli 3 (pari dignità) e 51 (accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive), consentì a Rosa Oliva, una giovane laureata campana – desiderosa di avviarsi alla carriera prefettizia ma priva del requisito del “sesso maschile” – di cominciare, e concludere con successo, una battaglia per la parità di accesso ai concorsi pubblici attraverso un ricorso alla Corte costituzionale sostenuto proprio dal suo professore universitario Costantino Mortati. Con conseguente successiva apertura alle donne della carriera in magistratura e nelle forze armate.

I ragazzi, chiamati uno per uno dal sindaco Gervasi, hanno accolto il prezioso dono con entusiasmo. L’Orchestra “I giovani filarmonici pontini”, diretti dal maestro Stefania Cimino – alcuni dei quali diciottenni – hanno aperto l’evento con l’Inno nazionale e chiuso con l’Inno europeo, la nostra storia in musica.

«Ecco l’importanza del testo che vi viene consegnato», ha concluso la Sindaca. «Contiene le regole del nostro viver civile, il cui rispetto è il presupposto per la realizzazione di tutti i vostri sogni».

Euronline, i ragazzi del “G.Cesare” di Sabaudia incontrano l’Europa

 

Sabaudia (Lt), 23 dicembre 2017. Quando Annalisa Siniscalchi, amica da anni e professoressa di inglese all’Istituto onnicomprensivo “Giulio Cesare” di Sabaudia, mi ha lanciato la proposta di partecipare a “Euronline” per parlare con gli studenti di Unione europea, non me lo sono fatto ripetere due volte. Ritornare nella scuola dove felicemente ho frequentato le “medie” – era il secolo scorso – e ritrovarla più bella e più viva di allora, con allievi dinamici e sorridenti, è stato un piacere speciale. Per non parlare dell’accoglienza della dirigente Miriana Zannella e dei docenti. E l’attiva partecipazione della delegata alle politiche formative del Comune di Sabaudia, l’avvocato Emanuela Palmisani. Tutti di fronte a una platea di ragazzi preparatissimi – le classi seconde e terze – che, rotto il ghiaccio, si sono spesso contesi il microfono per poter esprimere in libertà i propri pensieri alla mia domanda: «Cosa vi viene in mente se dico “Europa”?». Uno scambio serrato ed energetico di due ore, seguito da una serie di reportage, raccolti dalla prof Siniscalchi, di cui è stato difficile selezionare alcuni stralci.

Perché l’Europa è la loro, dei ragazzi. Ed è loro che devono avere la parola.

«Durante l’incontro a carattere interdisciplinare con la dott.ssa Maria Cristina Coccoluto, docente di italiano giuridico agli stranieri presso il Collège d’Europe a Bruges, città distante 100 km da Bruxelles» scrive nel suo reportage Anita Repele, 12 anni, IIA «si è fatto riferimento a nozioni storiche, come le celebrazioni, l’aprile scorso, dei sessanta anni dal Trattato che istituisce la Comunità Economica Europea, firmato proprio a Roma. Una notizia che non conoscevamo, e che ci rende fieri di essere sabaudiani, è l’aver scoperto che sul lago di Paola si trova la villa di Altiero Spinelli, politico, scrittore nonché padre fondatore dell’UE. Oltre a parlare dell’Unione di oggi si è fatto riferimento anche a illustri personaggi del passato, come Alcide De Gasperi. Particolare curioso è stato il fatto che la prof Coccoluto e la dott.ssa Palmisani si siano conosciute a Bruxelles durante la visita dei delegati del Comune di Sabaudia e che si siano rincontrate in questa occasione per parlare di Europa. Un cerchio che si chiude: Sabaudia, l’Europa e NOI!».

Jolie Santipo, 12 anni, IIB, ha trovato «molto interessante l’incontro perché ci ha dato la possibilità di sapere qualcosa in più sull’UE e sulle possibilità che offre a noi giovani in ambito lavorativo per chi voglia entrare a far parte dell’universo europeo».

Secondo Lorenzo Vitti, 13 anni, IIIA, «la relatrice ha risposto alle nostre curiosità anche in merito all’istruzione degli italiani all’estero. Ritengo che queste iniziative consentano di proiettarsi in nuovi orizzonti» e, scrive Clarissa Falagario, 13 anni, IIIA, «arricchire la nostra conoscenza suscitando l’interesse in modo coinvolgente».

Per Maria Romani, 12 anni, IIIA, «è stata una lezione molto bella, diversa dal solito, fuori dagli schemi, non mi aspettavo che fosse così interessante. Un plauso per l’iniziativa va alla prof Siniscalchi». «Ed è stato anche divertente poiché la dottoressa mi è sembrata una persona molto colta», puntualizza Francesca Rossato, 13 anni, IIIA.

Se, come dice Riccardo Cerasoli, 13 anni, IIIA, «conoscere tali informazioni sviluppa la volontà di cercare stimoli alternativi e non fermarsi al primo ostacolo» e che «la prof Coccoluto, con la sua competenza e il fare spigliato e coinvolgente, ci ha spronato a essere determinati e a lottare per realizzare i nostri sogni», direi che l’obiettivo è stato centrato.

Certo, a Elena Ricci, 12 anni, IIB, l’iniziativa è sembrata «un ottimo modo per fare scuola». Ma quello che piace a Giulia Riccio, 12 anni, IIA, è che «l’evento si stia diffondendo sul web, e per la nostra scuola è una buona pubblicità».  

L’Europa degli uomini e dei popoli di Altiero Spinelli e Jean Monnet è l’Europa dei giovani 4.0, il nostro presente e il nostro futuro.