ITALIA  EUROPA e VATICANO tra storia e istituzioni, politica e diritto

Roma, 1 agosto 2022. La storia dell’Italia, dell’Europa e del Vaticano ha seguito lo stesso cammino.

Destini geograficamente e storicamente intrecciati per quasi due millenni, dall’editto dell’Imperatore Costantino (313), attraverso le vicende  dello Stato pontificio (756), fino ai Patti Lateranensi (1929) e, ancora oggi, inesorabilmente connessi.

Dal 2018, il Seminario prima, il Corso adesso, ne ripercorre le tappe – con l’ausilio di documenti  e immagini – inserendole in un quadro istituzionale, politico e giuridico, con riferimento anche a fatti di attualità e particolare attenzione tanto ai concetti e agli istituti quanto al linguaggio.

Una formazione destinata a interpreti, traduttori, giuristi linguisti, professionisti, che lavorano in questo settore e su tali tematiche. E che potrà essere arricchita da due Seminari di approfondimento: Sistema giurisdizionale e casi giudiziari nello Stato della Città del Vaticano;

Enti ecclesiastici e religiosi tra diritto del lavoro e disciplina del terzo settore.

Dal 26 settembre, ogni lunedì, dalle 18:30 alle 20:30, on line, da ovunque voi siate, per un totale di 13 incontri.

Testi di riferimento:

  • La Dispensa [*], predisposta dalla sottoscritta, che porta il titolo del Corso
  • Il mio Lessico pratico di italiano giuridico per stranieri, Maria Cristina Coccoluto, 2018, Roma – Istituto Armando Curcio University Press.   

Costo: 220 € – tessera socio dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles 2022-23 inclusa
Per approfondimenti e informazioni, non esitate a scrivermi a italianodeldiritto@gmail.com  

Per le iscrizioni: corsi.iicbruxelles@esteri.it; 0032 (0)2/533.27.25

Ecco i titoli della Dispensa [*], introdotti dai filmati la cui visione ne accompagnerà la trattazione:

* Dallo Speciale TG1 «Le dimissioni di Papa Benedetto XVI», 11 febbraio 2013

1.  Dalla donazione di Costantino (prima fake news della storia) alla nascita dello Stato pontificio

* Dal filmato «La Divina Commedia. Inferno, Canto XIX», De Agostini

2. Dante, Papato e Impero

* Dalla trasmissione TV «Alla scoperta del Vaticano», “La più grande Basilica del mondo”, di Alberto Angela

3. Riforma protestante e controriforma

* Dal documentario «Pio XI, il papa che vide il futuro»   

4. La questione romana

* Dalla trasmissione TV «Alla scoperta del Vaticano», “La vita quotidiana ”, di Alberto Angela         

5. I Patti lateranensi e la loro revisione (1929-1984)

* Dalla trasmissione TV «Alla scoperta del Vaticano», “La vita quotidiana”, di Alberto Angela

6. Lo Stato Città del Vaticano e la Santa Sede

* Dalla trasmissione televisiva «La più bella del mondo», di Roberto Benigni, 17 dicembre 2012

7. Diritto canonico, vaticano, ecclesiastico

*  Da un filmato di Vatican News «Papa Francesco – la riforma dei media vaticani», 16 dicembre 2017

8. Papa Francesco, il riformatore

* Da un servizio di TG2000 «Papa Francesco riceve il Premio Carlo Magno 2016», 5 maggio 2016

9. Il Vaticano e l’Unione europea

Il Palazzo del Laterano, protagonista della storia dell’Italia e della Santa Sede

Roma, 22 giugno 2022. Erano anni che aspettavo la notizia, giunta finalmente il 13 dicembre 2021: l’apertura al pubblico del Palazzo del Laterano [1586-1589], parte di un complesso che – insieme alla Basilica e al Battistero – è protagonista da più di 1700 anni della storia della Chiesa.

Così il 9 febbraio scorso, due giorni prima del 93esimo anniversario della firma del Patti Lateranensi, la Sala Stampa Vaticana mi ha accreditato per una affascinante intensa visita attraverso le sale del Palazzo Apostolico e l’appartamento privato del Vescovo di Roma.

Quasi tremila metri quadri, un percorso tra arazzi, soffitti affrescati, opere d’arte e pregiati mobili antichi. E il mitico tavolo su cui le Alte Parti Contraenti suggellarono l’accordo con il quale – dal 7 giugno 1929, giorno dello scambio delle ratifiche – avrebbe visto la luce lo Stato della Città del Vaticano, risolvendo definitivamente la questione romana.

Suor Rebecca Nazzaro, superiora delle suore Missionarie della Divina Rivelazione, che guidano i visitatori, ricorda: «La storia di questi luoghi risale alla pace costantiniana, quando l’Imperatore romano donò a papa Milziade l’area e le costruzioni appartenute alla famiglia dei Laterani. Con l’editto di Milano e la libertà di culto fu eretta la Basilica del Santissimo Salvatore, in seguito dedicata anche ai santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. Si tratta del primo edificio di culto non costruito sopra la sepoltura di un martire.

La Basilica fu consacrata il 9 novembre del 318 e a essa, oltre che il Battistero, venne poi annesso il Patriarchium, noto come La Casa del Vescovo di Roma», fatto demolire da Papa Sisto V alla fine del XVI secolo proprio per edificarvi questo splendido palazzo rinascimentale, che sarà sede papale e residenza ufficiale dei romani pontefici per molti secoli.

Zona che gode del diritto di extraterritorialità – la Santa Sede ne ha la giurisdizione ma il territorio resta italiano, dunque le autorità di polizia della Repubblica posso accedervi se espressamente autorizzate – il Palazzo è il luogo dove,  ancora oggi, Papa Francesco firma tutti i documenti pontifici, per sottolineare una continuità con il passato e i suoi predecessori.

Visita al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo

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Castel Galdolfo, 19 luglio 2020.  Erano diversi anni che desideravo visitare il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dal 2016  parte dei Musei Vaticani – per disposizione di Papa Francesco – un tempo residenza estiva papale.

È parte integrante dell’area di oltre 55 ettari che costituisce il complesso delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, sui Colli Albani, circa venti chilometri a sud di Roma.

L’extraterritorialità delle Ville, appartenenti alla Santa Sede, frequentate per la villeggiatura dai papi fin dai tempi di Urbano VIII (1568-1644), è stata riconosciuta con i Patti Lateranensi nel 1929.

In un’atmosfera di calorosa accoglienza, tipica dell’ambiente vaticano, ecco la non esaustiva rassegna fotografica di una visita assolutamente consigliata, anche per godere dell’aria  e del buon cibo dei Colli Albani!